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Ritratto intimo di “Mina Fontana” cm.100×150 tec. mista con oggetti su tela

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1 commento

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  1. Marco Bertoloni

    E chi meglio di te avrebbe potuto rendere in modo così sintetico ed incisivo l’essenza di Mina?
    Da spettatore quello che balza all’occhio è la differenza strutturale, quasi il contrasto tra il personaggio “titolare” dell’abito centrale e le due figure che le stanno a fianco.
    I due piccoli personaggi, vuoi che rappresentino i figli (le figlie) vuoi che siano alcune tra le tante figure che Mina ha vestito e veste, in occasione delle diverse rappresentazioni teatrali, mostrano una loro propria struttura, la mano, il piede pur se nelle rispettive scarpe.
    Mina invece quasi scompare nella sua infinita discrezione e la sua presenza, il risultato del suo ruolo vengono traditi solamente dal transito del lievissimo volo di quelle farfalle che passano così, leggere sia ad impreziosire ancor di più i costumi ma, maggiormente, a sottolineare l’infinita discrezione della persona.
    Chi conosce Mina sa che Walter ha perfettamente ragione.

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